lunedì 27 febbraio 2012

Desaparecidos? Assenteisti! - Lo scandalo SIRTI

Pubblico qui l'ennesima lettera inviata ai quotidiani italiani e da essi cestinata. C'era di mezzo la Sirti, che deve essere un potere così forte che nessuno se la sente di disturbarla.

24 febbraio 2012

Non stupisce la sentenza con cui la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo ha condannato l'Italia per i suoi atteggiamenti nei confronti dei prigionieri libici, ricacciati tra le braccia di Gheddafi pur sapendo che andavano incontro a un destino tremendo. Storia vecchia, si dirà, ma la politica italiana nei confronti della Libia non è mutata: sempre solo petrolio e affari, senza alcun interesse per i diritti umani.

Una clamorosa conferma è data dall'atteggiamento scandaloso della SIRTI, colosso italiano delle telecomunicazioni che in Libia agisce con la SIRT, joint-venture fondata con la LPTIC di Mohammad Ghaddafi. Essa ha infatti licenziato senza spiegazioni un suo dipendente, Madghis Buzakhar, che era stato arrestato da Gheddafi negli ultimi tempi del suo regno ed era rimasto per tre mesi in un carcere segreto, riuscendo ad evadere solo nei primi giorni della rivoluzione. Sembra di capire che alla SIRTI (che a suo tempo non aveva mosso un dito per interessarsi della sorte del suo dipendente) i "desaparecidos" vadano considerati alla stregua di "assenteisti"!

Non ho parole. Con una mentalità così, come si può pensare di "cambiare rotta" nei confronti dei paesi del nuovo Nordafrica, che mai come in questo momento avrebbero bisogno di aiuto e comprensione? Non stupiamoci poi se, dopo le speranze di apertura al mondo libero, dovesse prevalere un ripiegamento su se stessi e un ridimensionamento di tali aspettative...

Cordiali saluti.



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