lunedì 3 settembre 2018

La linea di divisione tra progresso e reazione

L’articolo del 30 agosto di Federico Fubini sul Corriere della Sera ("Strasburgo e il voto 2019"), pur con le migliori intenzioni europeiste, mostra una scarsa conoscenza del pensiero di Altiero Spinelli, più volte citato per asserire che “non sarà forse la politica che sognava Altiero Spinelli quando concepì l’idea di un parlamento europeo eletto dal popolo. Non si vede all’orizzonte un fronte europeista e conservatore opposto a un altro fronte, europeista ma progressista”, ribadendo con decisione che “non è la politica che sognava Spinelli, no”.
Orbene, si dà invece il caso che proprio lo scenario odierno, ben sintetizzato da Fubini, sia precisamente quello che Spinelli già nel confino di Ventotene vedeva con chiarezza.