(lettera al Corriere del 23 novembre 2023)
La giornata di ieri, 22 novembre 2023, ha registrato l'adozione, da
parte del Parlamento Europeo, del progetto di riforma dei Trattati per
trasformare finalmente l'Europa in senso federale. Un progetto che nasce
dalla "Conferenza sul futuro dell'Europa" promossa nel 2019 dal
presidente francese Macron, articolata in numerose iniziative,
assemblee, incontri e dibattiti in tutto il continente e sfociata nel
documento che coincide di fatto con quello approvato ieri dal PE.
Mai
come in questi giorni si deplora la mancanza di una vera unione
politica dell'Europa, che verrebbe finalmente alla luce grazie a questa
riforma.
Insomma: un evento di portata storica, mi
aspettavo di vederlo in prima pagina. Ma non ho trovato nemmeno un
trafiletto nelle pagine interne.
Il progetto di unificazione
politica dell'Europa è cruciale e ha molti nemici. Occorrerà una strenua
battaglia per fare accettare la riforma ai governi nazionali, arroccati
nella difesa dell'illusoria sovranità dei loro anacronistici
staterelli. Mi duole dover constatare che il Corriere, che nel 1919
ospitava le lettere di Luigi Einaudi da cui nacque l'idea dell'Europa
unita, non intende oggi partecipare a questa battaglia.
Cordiali saluti.
Vermondo Brugnatelli